Recessione? Sì, ma preparatevi a una ripresa più forte del previsto

Valeria Panigada
18.5.2023
Tempo di lettura: 3'
Gli Stati Uniti dovrebbero andare incontro a una recessione, ma secondo gli esperti di Capital Group bisogna già prepararsi alla fase successiva, ovvero alla ripresa, perché potrebbe essere più forte del previsto e dare grandi soddisfazioni agli investitori

Ci sarà una recessione? E quanto sarà grave? E cosa succederà dopo? Sono queste le domande che assillano gli investitori oggi. Ma, secondo Capital Group, è già tempo di guardare oltre e prepararsi alla fase successiva, ovvero alla fase di ripresa, perché potrebbe essere più forte del previsto e dare soddisfazione agli investitori che si sono mossi in anticipo.


Recessione? Sì, ma lieve

L'aggressiva campagna di rialzi dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve, volta a combattere la persistente inflazione, ha amplificato il rischio di recessione. E le recenti turbolenze del settore bancario, che probabilmente porteranno a un inasprimento delle condizioni di credito, non fanno che aumentare questo rischio. Anche alcuni movimenti sul mercato, come l’inversione della curva dei rendimenti dei titoli di Stato americani, danno ormai da alcuni mesi questa indicazione.

"Un indicatore affidabile di recessione è l'inversione della curva dei rendimenti, in cui il rendimento dei titoli del Tesoro Usa a breve termine è superiore a quello dei titoli a più lunga scadenza - spiega l'economista di Capital Group, Jared Franz - La recente attività dei mercati obbligazionari suggerisce che una recessione è ampiamente prevista. In effetti, questa potrebbe essere la recessione più attesa degli ultimi decenni".


E in effetti, secondo l’economista, il Pil Usa potrebbe registrare un calo dell'1%. Si tratterebbe però di una "lieve" recessione, molto più mite rispetto alla crisi finanziaria del 2007-2008. Tanto che, mentre molti investitori si concentrano sui tempi e sulla gravità della recessione, l’esperto di Capital Group invita a rivolgere l’attenzione a questioni di più lungo periodo, ovvero come sarà la successiva fase di ripresa e quali le implicazioni per i portafogli degli investitori. Perché "quando un'intuizione è ampiamente diffusa, può essere difficile trarne vantaggio, poiché potrebbe essere già prezzata dal mercato”. Meglio quindi prepararsi allo stadio successivo anche perché, a suo avviso, sarà una ripresa più forte delle aspettative.


Una ripresa più forte del previsto: i due motivi

La ripresa, secondo l’economista di Capital Group, sarà più forte dei cicli precedenti per due motivi. In primo luogo, spiega, “potrebbe non essere necessaria una riduzione della leva finanziaria su larga scala come durante la crisi finanziaria globale”, poiché molte aziende si aspettavano una debolezza economica e hanno agito di conseguenza, ritardando gli ordini. Quindi, anche se una recessione è probabile, dovrebbe essere piuttosto superficiale.


In secondo luogo, i consumi statunitensi sono più forti rispetto ai cicli passati. “La salute del mercato del lavoro, la crescita dei salari e la ricchezza delle famiglie dovrebbero essere catalizzatori fondamentali per una ripresa più robusta”, sottolinea Franz. Lo dimostrano i dati, con il tasso di disoccupazione che negli Stati Uniti è sceso al 3,4% ad aprile, vicino ai minimi di decenni, e il debito delle famiglie in percentuale del reddito pari al 9,7% a fine 2022.


A questi due principali motivi, se ne affiancano altri, meno marcati e più di medio termine, ma altrettanto importanti per sostenere la forza dei consumi americani. Tra questi, il trend di discesa dell’inflazione verso il 3%, che farà probabilmente aumentare la fiducia, perché se i salari si mantengono alti, può sembrare un vero e proprio aumento del reddito. Ma non solo. L’economista prevede anche incrementi di produttività dovuti all'automazione e alla maggiore adozione dell'intelligenza artificiale, oltre che a un aumento della domanda di alloggi e sviluppo abitativo nei sobborghi o nelle aree extraurbane per via dei cambiamenti demografici e delle nuove tendenze lavorative (smartworking).


Cosa significa per gli investitori?

Insomma, la solidità dei salari e la fiducia dei consumatori potrebbero stimolare la spesa per i consumi, “dando impulso a una serie di settori, tra cui quello dei viaggi e del tempo libero”. “Inoltre, - aggiunge - la ripresa del mercato immobiliare potrebbe dare una spinta non solo alla spesa per l'edilizia, ma anche a quella per altri beni durevoli, come gli elettrodomestici”. Da non dimenticare nemmeno un altro aspetto, non meno fondamentale, ossia che storicamente i mercati anticipano le svolte dell’economia (come mostra il grafico sottostante) e quindi in questo caso il mercato azionario tenderà a rimbalzare prima della fase di ripresa e a riprendersi da una recessione in tempi relativamente brevi.